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12 dicembre 2017 10:52 — 0 Commenti

Fiumi in piena. A Lentigione (Brescello) esonda l’Enza. A Baiso e Vetto manca la corrente. Ss63, ripristinato l’accesso al Passo del Cerreto

Dopo il gelicidio un vento fortissimo, con punte abbondantemente oltre i 100 Km/h. E’ quello che da ieri ha iniziato a battere l’Appennino e che è causato dalla diminuzione di pressione. Dapprima Libeccio o Ponente, che ha causato un sensibile rialzo termico, con temperature schizzate ieri da 0° C a oltre 10°C, ma che nella notte potrebbe trasformarsi nei freddi maestrale e tramontana.

 

FIUMI, ESONDAZIONE IN CORSO A BRESCELLO

La grande precipitazione avvenuta dal pomeriggio di domenica – nel complesso sono ben 400 i mm di pioggia mediamente caduti nella settimana secondo l’analisi di Reggio Emilia Meteo – , sommata al rapido innalzamento delle temperature ha causato un rapido scioglimento delle nevi. A ingrossarsi quindi sono stati i nostri fiumi, Secchia ed Enza. Questa mattina il traffico pareva impazzito tra Castellarano e Sassuolo per curiosi intenti a ammirare la piena del Secchia che, nella giornata di ieri, ha avuto il suo punto massimo, oltre la soglia di allarme, al punto che a Sassuolo è stato richiesto, nel quartiere Lago di Garda, di salire ai piani alti. Nella notte si è svolta una riunione urgente dei sindaci della parte medio bassa per coordinarsi. Allagate le casse d’espansione del fiume a Rubiera.

Ma dove ora la situazione è drammatica è a Lentigione (Brescello) dove l’Enza nella notte è esondata e da dove ci giungono queste immagini (Elia Lorenzini), rilanciate da Reggio Emilia Meteo. E’ in corso l’evacuazione delle persone del paese, situazione analoga a Casaltone, dove le persone vivono in golena.

VENTO DI OGGI

Tetti scoperchiati, alberi su strade, black out. Oltre agli aggiornamenti di ieri, un’importante segnalazione ci giunge dal sindaco di Baiso, Fabrizio Corti. “Nel territorio comunale a causa della mancanza di energia elettrica nella zona del centro  si è venuta a creare una situazione di emergenza, che ha reso necessario l’intervento urgente da parte del personale dell’azienda fornitrice di energia elettrica.  Gli interventi proseguiranno per l’intera nottata odierna ma non c’è  la certezza di poter ripristinare la situazione entro l’orario di apertura delle scuole. Per questo non è garantita l’erogazione del servizio di energia elettrica (di conseguenza anche il riscaldamento) presso il micronido e le scuole  dell’infanzia, primaria e secondaria  di Baiso capoluogo. Restano regolarmente funzionanti le sedi della scuola dell’infanzia e primaria di Muraglione”.

Black out in corso a Vetto dalle 15 di ieri.

Quindi un appello che vale per tutti i comuni montani in queste ore battuti dal vento: “Attenzione a chi si mette in strada ai rami! Il vento nella nottata ha fatto danni!”. Tra le immagini, anche il palo di un distributore a Toano, compromesso proprio dal vento.

FRANA

Una frana dopo Collagna, in direzione Cerreto ha causato il blocco della circolazione lungo la ss63. Sul posto l’intervento delle forze dell’ordine e dei tecnici Anas che hanno consentito il ripristino della circolazione alle 8.51.

GELICIDIO DI IERI

Oltre a quelle segnalate da Redacon, sul gelicidio di ieri la Provincia di Reggio Emilia ha riscontrato criticità su diverse strade provinciali, in particolare la Sp57 fra Laticola e Gazzolo, tra Vetto e Ramiseto, la Statale 63 a Felina  e la Sp108 al  Pianello a Castelnovo Monti, la Sp59 a Sologno e la Sp9 tra Gatta e ponte Gora a Villa Minozzo. Ma anche la provinciale tra Felina e Carpineti. Notevole il lavoro di carabinieri, polizia stradale e vigili del fuoco e personale della Provincia per la rimozione delle piante cadute o nel cercare di ‘alleggerire’  i rami ricoperti dalla neve, anche se la stessa Provincia evidenzia come “nella quasi totalità dei casi i disagi siano provocati da alberi di abitazioni o terreni privati. Questo, nonostante dal 2014 la stessa Provincia di Reggio Emilia e i Comuni abbiano emesso specifiche ordinanze che impongono – come per altro previsto già dal Codice della strada – ‘a tutti i proprietari dei terreni in confine con la sede stradale, di tenere regolate le siepi vive in modo tale da non restringere o danneggiare le strade provinciali, e di tagliare i rami delle piante che si protendono oltre il ciglio delle strade provinciali o le piante essiccate’. “Ovviamente, nel malaugurato caso di incidenti o danni alle vetture su strade provinciali, la responsabilità è in capo non al gestore della strada, ma al proprietario dell’albero caduto”, spiega il responsabile del Servizio Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia, Valerio Bussei, sollecitando nuovamente i proprietari di terreni con alberi confinanti con le strade a provvedere, nei prossimi giorni, alla necessaria manutenzione.

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AGGIORNAMENTO ORE 12.00 – In comune di Ventasso, la Sp 15 risulta interrotta nel tratto tra Ramiseto e Miscoso da tre movimenti franosi, il più importante in località Miscoso i cui abitanti risultano pertanto isolati verso valle e dovranno di conseguenza indirizzarsi verso il passo del Lagastrello.

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Gabriele Arlotti ha scritto 2964 articoli per Studio Arlotti

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