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30 marzo 2017 10:37 — 0 Commenti

Una pizza con il professor Leurini

 

Arrivo Leurini (Large) (1) Ercole Leurini discorso (1) Leurini gruppo (Large)

 

Con l’aiuto dei social network, più di trenta degli ex studenti dell’ Itas Zanelli, si sono organizzati per ritrovarsi ad Albinea con il loro amato professore di lettere, che non vedevano da un quarto di secolo. Ex allievi delle classi del 1988, 89, 90, 91, 92 sono arrivati da Modena, Pavia, Brescia, Milano, oltre che ovviamente da Reggio, perchè non volevano perdersi un’occasione unica.

La serata era intitolata “Una pizza con Leuro” e molti si sono rivisti con i vecchi compagni di studi dopo 25 anni o più.

Ercole Leurini, il “Capitano”, come lo avrebbe probabilmente definito un regista cinematografico anglosassone, è un reggiano doc, un professore che ha inculcato a diverse generazioni di un istituto agrario il piacere della cultura.

“Forse non siamo diventati una generazione di uomini e donne d’acciaio, di fenomeni, ma siamo di certo lieti e fieri di avere avuto l’onore di crescere con Ercole Leurini” ha commentato un ex studente.

La serata è scivolata via tra ricordi, aneddoti di poeti ermetici, illuministi, rievocazioni di epica e nozioni di giornalismo. Non sono mancate le imitazioni degli ex allievi che, già ai tempi degli studi, si divertivano a sottolineare a modo loro gli aspetti caricaturali del prof d’Italiano. Tanto affetto anche  da parte di chi era legato agli improbabili voti tipo il 6 affiancato da una pila di  simboli del  meno, al 7 “stiracchiato”e alla ‘famosa’ frase “siete dei bambinoni”.

E’ affascinante osservare come ognuno dei presenti abbia scelto strade professionali molto diverse, che riflettono in parte il valore della varietà trasmesso dal loro professore. C’è chi ha scelto di diventare imprenditore, chi giornalista seguendo le orme del prof, manager al The New York Times, enologo o lavora per enti agricoli, ma, in realtà, tutto questo poco importava: contava essere presenti come come ex studenti, lieti di riconoscersi tali e di essere, di nuovo, con il “loro” professore.

Alla cena avrebbe dovuto partecipare anche  il cavriaghese Gianluca Manfredi, scomparso in un incidente stradale pochi giorni fa, per salutare il suo prof, che invece, ha salutato lui assieme a molti ex compagni, il giorno delle esequie.

“E’ stata una serata irripetibile” ha ribadito Ercole Leurini, stupito di vedere tanto affetto trasversale tra diverse generazioni e meravigliato anche dal tam tam sui social network  dei giorni successivi. Tra i commenti più significativi: “Con questa serata abbiamo restituito a una persona per noi importante un po’ di quella magia che lui regalò a noi”. Ercole li ha ringraziati con una sua poesia, recitata con il suo inconfondibile carisma: “Esserci. Esserci, semplicemente. Gioire nel ritrovarsi, riprendere il dialogo sospeso, accendersi al sorriso. Esserci in umiltà. Frequentare bisogni e solitudini, condividere percorsi ed emozioni, ascoltare la voce dell’anima. Sono le creature dal cuore accogliente che dissetano il mondo: piccole gocce d’immensa umanità”.

Tra gli omaggi ricambiati, foto d’antan, una dedica firmata da tutti al Leuro: “Per aver contribuito ad illuminarci d’immenso”. E per il futuro, in cantiere, una lezione d’Italiano per gli ex allievi. In cattedra il Prof. (Gabriele Arlotti e Milena Trevisani)

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