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29 settembre 2016 14:42 — 0 Commenti

Proposta #Cisl: “Riallineiamo il salario alla produttività. E la domanda interna tornerà a crescere”

Portare nella realtà economica reggiana la sfida di programma della Confederazione europea dei sindacati (Ces). E’ quanto si impegna a fare la Cisl Emilia Centrale che, di recente, ha svolto concluso un corso di formazione per nuovi dirigenti a Bruxelles.
Tra gli incontri svolti, quello con il segretario del Ces, Luca Visentini, secondo il quale “anche in un momento difficile come quello attuale occorre impegnarsi per promuovere l’integrazione politica vera della Ue e porre il tema di un vero e proprio stato federale europeo. Contemporaneamente bisogna battersi per cambiare radicalmente l’attuale politica economica: uscire dalla lunga fase di austerità, tornando a investire – dato che è dimostrato che l’austerità non ha prodotto, tranne che per la Germania, i cambiamenti auspicati, promuovendo così la crescita. Realizzare, insomma, un piano di investimenti pubblici al fine di creare posti di lavoro di qualità. Inoltre, va gestita a livello europeo la situazione degli immigrati e dei rifugiati coerentemente con i trattati internazionali e con la specifica vocazione culturale europea di accoglienza”.


“Reggio Emilia – osserva William Ballotta, segretario generale della Cisl Emilia Centrale – sono il cuore della realtà produttiva padana: assieme rappresentano un territorio che, pur segnato dalla crisi, ha l’ambizione di recuperare posti di lavoro e, anche, di riallineare i salari dei lavoratori alla produttività”. Secondo il segretario della Cisl, infatti, “nel segno dell’austerità e del contenimento del costo del lavoro si è perso l’equilibrio tra salari, sostanzialmente stabili, e produttività, tendenzialmente crescente. Recuperando questo disallineamento sarà possibile incentivare di nuovo la domanda interna di beni e prodotti e, quindi, fare ripartire definitivamente l’economia. Un bene per imprese e lavoratori”.
“A livello locale – aggiunge – ci sono l’insieme di investimenti che si possono generare grazie al Patto territoriale per il lavoro che, da soli, sono una prima fondamentale leva da attivare”.
Dalla Cisl Emilia Centrale, infine, pieno appoggio all’Agenda (fatta di 10 punti) di Cécile Kyenge – che ha accolto la delegazione Cisl nella sede dell’Europarlamento, assieme a Giorgio Graziani, segretario generale della Cisl Emilia Romagna – per risolvere la crisi migratoria e dei rifugiati, tra cui spicca la solidarietà fra gli Stati membri e un piano di investimenti pubblici e privati nei paesi africani per contribuire a risolvere in loco le cause del fenomeno.

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