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21 dicembre 2014 22:24 — 0 Commenti

Kedi Kadiu: “Ai bambini dico, fate quanto vi piace. Ma siate sempre curiosi”

“Natale in punta di piedi” cambia registro alla sua terza edizione. Meno spazio alla suggestione, più spazio alla danza. Meno colori di Natale, più eleganza nei balli. E’ la scelta del Centro Danza Appennino che al Teatro Bismantova ha messo in scena il consueto spettacolo natalizio che, se in alcuni casi ha visto sul palco piccole allieve con soli tre mesi di studi, dall’altro ha visto crescere i virtuosismi degli apprendisti ballerini e ballerine, sotto l’egida del maestro Francesco Melillo.

In una serata al solito ben orchestrata dalla nostra Cristina Casoli, in splendida forma, e dall’efficientissimo presidente dello stesso Cda, Mimmo Dellipaoli – virtuosismi d’autore nell’interpretare al piano melanconici brani di Cocciante -, momento clou è stata l’esibizione di Kedi Kadiu, il ballerino albanese diplomatosi all’Accademia Nazionale di Danza nel 1992 e poi emigrato nel 1993 in Italia su un gommone. A riconoscerne le doti il maestro spagnolo Carlo Palacios, che altresì ha curato la scenografia della serata castelnovese: commozione quando i due si ritrovano sul palco e ricordano gli esordi di quello che sarà  primo ballerino in programmi noti al grande pubblico quali Buona Domenica, C’è posta per te ed Amici di Maria De Filippi.

“Sono giunto in Italia su un gommone – spiega Kedi dopo una breve esibizione – e il maestro Palacios è stato il primo a riconoscere quanto sapevo fare. Non ero certo quello che sarei diventato. Lui mi consigliò la televisione (“lì ci sono i grandi numeri, e tu sfonderai”), piuttosto che il teatro lirico. Così feci, salvo poi ritornare solo più tardi nei teatri”.

A Cristina e Mimmo che gli chiedono quali consigli dare a un giovane per diventare un grande ballerino, Kedi risponde sicuro: “Dico ai più piccoli di fare quanto si sentono di fare, quanto a loro piace e non quanto vorrebbero i genitori. E poi di conservare sempre una sana curiosità verso la vita. Come? Leggendo, leggendo sempre anche oltre i libri di scuola”.

Licia Simonelli, fiorista, ne è una fan da tempo: sul palco gli consegna una decorazione a fiori. Kedi scherza: “La stella, al mio paese, la conoscevamo bene. Ma era rossa, era dappertutto”. Quanta strada da quanto arrivò “clandestino”, come ricorda, per poi essere premiato in seguito dal presidente della Repubblica d’Albania, Alfred Moisiu, riconoscendogli l’Alta Onorificenza in veste di “Ambasciatore della Nazione”. Sulla recente esperienza in onda su Rai 5 – che ha trasmesso il balletto “Notre Dame di Paris” andato in scena alla scala – Kedi spiega: “La televisione mi ha consentito di conoscere persone che sono grandi non solo di nome ma anche di fatto, come Carla Fracci”.

Sul finire il grazie del sindaco, Enrico Bini, e dell’assessore Sara Manfredini – madre anche di una piccola allieva del gioco danza – mentre lo spettacolo scivola via per la gioia del pubblico, di mamme, papà e nonne e di tanti scatti per immortalare un giorno di festa.

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La gallery nelle foto di Loretta Amorini

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Gabriele Arlotti ha scritto 2965 articoli per Studio Arlotti

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