Cronaca, ,


4 settembre 2014 13:33 — 0 Commenti

Stanotte a prendere paura sono stati i ladri

Una notte che non ti aspetti. Buia come la pece, ma illuminata dal desiderio di giustizia. Dove, per una volta, a spaventarsi sono loro. I ladri. Era già successo una volta che, dalle parti di Valestra, stufi dei continui furti la popolazione si ribellasse (con tanto di qualche scoppiettata). La notte appena passata, però, è successo qualcosa di più grave, di più inaspettato, di più incredibile.

Sono passate da poco le 21 e, a Montelago, sotto Valestra, due ragazzi affacciati alle finestre assistono a quanto i malfattori vorrebbero restasse celato dall’oscurità: un’auto scarica due uomini a ridosso delle case. Stesso schema di qualche tempo fa: si scaricano i ladruncoli in paese (un palo, uno che si da alla razzia) e un’auto più tardi li recupera.

Scatta l’allarme tra gli abitanti per altro già in allarme da luglio. Qualcuno insegue il mezzo galeotto, senza successo. In poco tempo scatta il tam tam e si accendono tutte le luci, giovani e meno giovani scendo in strada, e inizia quello che non ti aspetti: la caccia al ladro. C’è gente da Casa Lanzi, da Valestra, Bebbio, Casette…

Chi può ha la torcia, chi non la ha si fa accompagnare. Chi con una mazza, chi con un bastone, chi a mani nude. Sono attimi molto concitati e, sul posto, giungono assai presto due pattuglie dei carabinieri, da Castelnovo e da Carpineti. La gente è per le strade e lungo Montelago, si scandagliano stanze, cortili, pertugi, campi dintorno. Si raccolgono le indiscrezioni più utili.

I ladri scoperti evidentemente hanno desistito all’intento di colpire le abitazioni e si sono dati precipitosamente alla fuga. E stavolta hanno commesso un grave errore: sono stati visti da più di una persona.

“E’ come una sfida – lamenta il sindaco Tiziano Borghi – tornare a dieci metri dall’ultima casa colpita solo pochi giorni fa, quella del geometra Pantani, quasi a voler dimostrare la loro impunibilità. Ma la popolazione coraggiosamente ha reagito e, assieme a questa popolazione così colpita, presto coordineremo (anche a livello comprensoriale) alcune iniziative”.

I minuti, intanto, nella notte di ieri correvano come i battiti del cuore mossi dall’adrenalina. Carabinieri e persone si dividevano assieme le zone. Le foto che mostriamo lo dimostrano. Anche molte donne sono scese in strada.

Inevitabilmente accade qualche imprevisto e alcuni cittadini ignari di quanto sta accadendo allertano nuovamente i carabinieri per avere un sopralluogo urgente. Alle 23.30 i militi chiedono di interrompere la caccia all’uomo per impedire intralci con quanto al momento si sta svolgendo in auto.

Una notte che non ti aspetti. Ma che segna una svolta nel senso di appartenenza di una comunità verso la prepotenza e l’illegalità.

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Gabriele Arlotti ha scritto 2965 articoli per Studio Arlotti

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