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23 luglio 2012 21:59 — 1 Commento

Valestra, ode al monte

Monte Valestra, il registro delle presenze (Foto G. Arlotti)

Domenica scorsa una temperatura insolitamente mite ha favorito l’ascesa dei pellegrini al monte magico di Valestra. Con le sue grotte, col culto antico di Santa Maria Maddalena, il buon mangiare e i giochi di un tempo. C’è chi, come da tradizione, ha pernottato sulla sommità del monte, tra caprioli e tassi, la sera innanzi, in tenda. Petra, di origine tedesca, lasciato sul registro delle presenze questa ode al monte. Che visualizziamo e trascriviamo.

 

“Quella piccola fiamma che ha nella pancia quando arrivi sul monte: già, perché quando arrivi in cima ti viene sempre da dire “ce l’ho fatta” e ti prende una voglia di far fuoco per mangiare e non vedi l’ora che venga buio, perché è lì che il monte ti sembra la vetta di tutto. Sei più vicino al cielo e sotto ci sono le nostre case, sono piccole e fragili. Il monte è grande e imponente, vedi le luci della città, sono così vicine da quassù. La fiamma si fa più forte accanto al falò che illumina la croce e scalda, si parla, si ascolta il fuoco e la notte e a turno si diventa guardiani, guardiani del falò che incanta e ti culla. E il mondo è così bello, così tranquillo e passa la notte e torna la luce del sole…”

A tutti i guardiani, con affetto Petra

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Gabriele Arlotti ha scritto 2964 articoli per Studio Arlotti

One Comment

  1. Maurizio De Tomasi ha detto:

    Stupenda frase,rende benissimo l’idea!!!!
    W W W L’Appennino!!!!!

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