Cronaca Lavoro, , Fnp Cisl Reggio Emilia
23 dicembre 2014 13:06 — 0 Commenti
“Il modello agricolo e cooperativo è anche un impegno per i nuovi pensionati”
CANOSSA (Reggio Emilia, 23 dicembre 2014) – Essere pensionati ma al lavoro in agricoltura per chi ha bisogno. E’ la proposta della Fnp Cisl di Reggio Emilia che propone ai suoi iscritti il modello del volontariato e dell’impegno presso le cooperative agricole e sociali. A tal fine si è tenuto il consiglio della Fnp Cisl presso la Cooperativa Sociale “La Quercia” di Canossa (Reggio Emilia). Sul tavolo anche il tema delle convenzioni tra le strutture per anziani e le cooperative agricole
“In questa cooperativa sociale agricola si lavora per un’agricoltura sana – dichiara Luciano Semper, segretario Fnp (Federazione nazionale pensionati) Cisl Reggio Emilia –:. Altrettanto noi vogliamo essere per il nostro sindacato: un sindacato sano. I due elementi – sindacato e cooperazione – possono trovare elementi di sintesi. Chi è in pensione ha la possibilità di rimettersi in gioco anche nel mondo cooperativo e della solidarietà”.
“Mediante il Glm (Gruppo laico missionario) – spiega Enea Burani, presidente Cooperativa agricola “La Collina” -, il gruppo di volontariato che si impegna nel risolvere i problemi dell’Italia e dell’America Latina, sono state costituite tre cooperative sociali: La Collina, con sede a Codemondo (Reggio Emilia), La Quercia, che ci ospita oggi, La Vigna, di Reggio Emilia. Inizialmente ci siamo interrogati su come poter declinare la famiglia al di là di quella nucleare e così, è nata la prima cooperativa costituita da tre famiglie nucleari, sei persone ed un sacerdote. Tale famiglia allargata funziona da oltre vent’anni. La caratteristica della cooperativa è l’apertura al disagio sociale, in ognuna, infatti, è presente un membro disagiato. La regola di base per gestire i rapporti familiari si risolve nella cassa comune e nel lavoro comune. Nelle cooperative sociali agricole e terapeutiche si producono prodotti alimentari biologici, sani, non inquinanti”.
“L’essere. È questo ciò su cui tutto si deve basare. Nella cooperativa così come nel sindacato”, ha dichiarato Margherita Salvioli Mariani, segretaria generale Cisl Reggio Emilia nel suo intervento rivolto ai pensionati Cisl. “Lo stile – ha proseguito – è infatti il medesimo: la cooperativa funziona perchè basata sull’essere, il fare ne è una conseguenza. Le cooperative non rispondono alla logica ma all’umiltà: il buon lavoro non è quello legato a buone condizioni salariali ma quello che rende sostenibile un’ottica molto più ampia. Parliamo del rispetto del terreno, del ritorno all’essere, del ritrovare tempo per coltivare le relazioni”.
“Indignazione e responsabilità – afferma Loris Cavalletti, segretario Fnp (Federazione nazionale pensionati) Cisl Emilia Romagna –. Sono queste le parole d’ordine per costruire un nuovo sindacato, necessario dato che il mondo è cambiato. In quest’ottica è importante riscoprire il senso di comunità che sta anche alla base delle cooperative sociali”.
“L’agricoltura sociale – afferma Giuseppe Carini, segretario Ugc (Unione generale coltivatori) Cisl Reggio Emilia – è legata alle aziende agricole, al Psr (Piano di sviluppo rurale) ed alla politica agricola comunitaria. Grazie alle cooperative sociali è nata la possibilità di attuare convenzioni anche con le strutture per anziani al fine di portarli in un ambiente che fa tornare la persona a contatto con la natura”.
“Il Gas – spiega Francesco Bini, segretario Gas (Gruppo di acquisto solidale) Cisl Reggio Emilia – è un gruppo di persone che si unisce per acquistare a prezzo ridotto prodotti biologici di uso comune. L’idea che sta alla base è quella di effettuare un consumo critico, privilegiando i piccoli produttori. Il Gas Cisl emette ogni mese un paniere di prodotti, del quale vengono informati i soci Cisl attraverso una e-mail. Nei primi giorni del mese si riuniscono gli ordini, segue quindi la raccolta dei prodotti e la spedizione. Al di là del valore del bene, il comprare sulla carta ha un valore aggiunto: permette di risparmiare. Non andando al supermercato, infatti, si evita l’acquisto di prodotti indotti dal marketing”.
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