Cultura,
16 maggio 2011 15:59 — 0 Commenti
“Casina di Sarzano tra Matilde di Canossa e il cuore dell’Europa”.
Nella felice ricorrenza delle celebrazioni per i centocinquant’anni dell’Unità d’Italia che coincidono con la nascita del piccolo comune appenninico, Casina festeggia il suo percorso storico fino ai giorni nostri con la nona opera filmica di Ubaldo Montruccoli dal titolo “Casina di Sarzano tra Matilde di Canossa e il cuore dell’Europa”.
Il film-documentario è stato presentato integralmente martedì 5 aprile 2011 presso la sala civica polivalente del Centro Culturale di Casina.
Conduttore della serata è stato il giornalista Gabriele Arlotti che ha realizzato diverse interviste e testi dell’opera.
Un’intensa e proficua collaborazione tra l’insegnate/regista di Casina, Montruccoli, e Silvia Degani, cineoperatrice, che ha effettuato gran parte delle riprese e il montaggio dell’importante documentario storico. L’opera è divisa per sezioni e vuole restituire una visione a tutto tondo della realtà casinese: storia, ambiente, associazioni, attività produttive e geo-politica sono i contenuti affrontati, correlati da incipit e finale calligrafici.
Produttore il Comune di Casina con il prezioso contributo della Fondazione Manodori, per l’Editing del CONVA e dello Studio Arlotti – Comunicazione & Territori.
Un film documentario che cerca di mostrare, sui sentieri inesorabili del tempo, attraverso una scelta mirata di immagini e con diverse interviste, supportate da testi storico-narrativi e d’autore, le origini, l’evolversi di una comunità e del suo territorio.
Agli albori del terzo millennio dell’era cristiana, grazie anche al fruttuoso gemellaggio con la cittadina di Fritzlar (Assia – Germania), si potrà vedere come una piccola comunità d’Appennino, consapevole e rispettosa del suo passato, caratterizzata da lavoro, passione civica, creatività e intraprendenza, possa contribuire a far battere il cuore dell’Europa.
Così Montruccoli spiega: “Una sorta di misterioso pellegrino dell’assoluto incontra e attraversa le realtà del mio paese. Un omaggio, un dono alla Comunità di Casina, perché, sempre più consapevole della sua storia, viva in pienezza il presente e prepari con fede il suo futuro. Un’opera, credo, utile anche nelle scuole. Ringrazio tutti coloro, e sono tanti, che mi hanno permesso di realizzarla.”
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